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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Exchange students around the world

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L’esperienza all’estero è un progetto che sta sempre più prendendo piede in questi anni tra gli studenti del triennio, vantaggioso per l'approfondimento di una lingua e per il bagaglio culturale di cui si è padroni in seguito. Questo tipo di esperienza si svolge solitamente durante il 4° anno di superiori - è possibile iscriversi anche durante il 3° terzo anno ma per quanto riguarda gli studenti italiani è più conveniente che si iscrivano al 4° anno - ed esistono tre tipi di periodi all’estero: 10 mesi, 6 mesi o 3 mesi. Si tratta di un progetto extrascolastico cui si aderisce tramite agenzie che si occupano appunto di percorsi di studio all’estero, la scuola subentra nel momento in cui si decide di iscriversi e si ha bisogno di un referente, che di solito è il docente della lingua che si andrà ad approfondire sul campo. Ci sono innumerevoli agenzie che si impegnano a garantire esperienze di questo tipo, e altrettante le sfaccettature che si possono scegliere in modo da costruire il

La lotta del fiocco rosa. Più uccidete, più morite.

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Molti di noi ogni giorno vengono svegliati dalla maledetta suoneria del cellulare. Così la spegniamo, ci alziamo e andiamo in bagno. Ci guardiamo allo specchio e pensiamo: “Che razza di giornata mi aspetta oggi”. Non abbiamo voglia o forse non vogliamo averla. Dopo, andiamo a scuola o a lavoro. Studiamo e lavoriamo, torniamo a casa stanchi, assaggiamo la cucina di mamma alla sera e guardiamo  un film su netflix prima di addormentarci. Così, sempre.  Non molti giorni fa una ragazza iraniana è morta. Partecipava alle proteste per Mahsa Amini e poi è scomparsa. Le autorità iraniane negano di averle fatto del male, eppure ne hanno rubato il corpo per poi seppellirlo da un’altra parte. Lo hanno fatto per evitare che la sua tomba diventasse un ulteriore luogo di proteste, per sfuggire alla pubblicità. O alla verità.  La ragazza si chiamava Nika ed era di un anno più grande di me, aveva solo diciassette anni.  Quando io avrò diciassette anni, farò la stessa vita elencata all’inizio, come tutt

Presentazione Leo Club, Associazione Giovanile

I Leo Club sono l'associazione giovanile del Lions Clubs International, articolata in Club formati da giovani aventi un'età compresa tra i 12 e i 30 anni. La dicitura per esteso è The International Association of Lions Clubs, che sancisce, appunto, il Club come elemento base di tutta la struttura. Scopo dichiarato del Leo Club è quello di "Offrire ai giovani di tutto il mondo l'opportunità di crescere e di offrire il proprio contributo, sia a livello individuale sia collettivo, come membri responsabili della comunità locale, nazionale e internazionale". "Leo" è l'acronimo delle parole inglesi Leadership, Experience, Opportunity. I soci Leo dedicano il proprio tempo libero ad attività di servizio per la comunità dando un contributo fattivo a sostegno delle realtà più fragili della nostra società, condividendo ideali di amicizia, generosità e solidarietà e sviluppando dei service per migliorare alcune dinamiche nella città.

E tu, che intelligenza hai?

La cosiddetta “ teoria delle intelligenze multiple ”, messa a punto da Howard Gardner nel 1983, sostiene l’esistenza di sette, per l’appunto, forme di intelligenza. Il punto di partenza della teoria di Gardner, racchiusa nel libro Frames of the Mind , è la convinzione che sia errato ritenere che ci sia qualcosa chiamato “intelligenza” che possa essere misurabile obiettivamente e riconducibile ad un singolo numero , ovvero ad un punteggio “QI”. Secondo Gardner, ogni persona è intelligente in almeno sette modi diversi . Ciò significa che alcuni di noi possiedono livelli alti in tutte o quasi tutte le intelligenze, mentre altri hanno sviluppato in modo più evidente solo alcune di esse. Tuttavia, è importante sapere che ognuno può sviluppare tutte le diverse intelligenze fino a raggiungere soddisfacenti livelli di competenza, se messo nelle condizioni appropriate di incoraggiamento, arricchimento e istruzione. Oltre a quella linguistico-verbale e logico-matematica, già conosciute, Gardner

"Sono scesa dal camino. oh, oh, oh."

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  Helga Katrina Sinclair, tra i miglior cattivi Helga è la miglior antagonista secondaria della storia Disney. Ricordate Atlantis - L’impero perduto? Eccola là: la nostra blondie è sotto tutti i riflettori. Helga è l’incarnazione perfetta della femme fatale: lo capiamo in primo piano dall’aspetto fisico, dal suo sguardo accattivante e dalla specifica forma delle sue sopracciglia, rigorosamente tirate verso l’alto. Dalla sua prima apparizione nel film si capisce che la signorina Sinclair non è solo un bel faccino: infatti, Helga è un tenente e serve come seconda in comando nella spedizione alla ricerca della misteriosa Atlantide.  Le sue tecniche di combattimento sono impressionanti e la sua acuta intelligenza unita al suo carattere aggressivo e ad una voce forte e autoritaria, portano tutti a eseguire ogni suo ordine. Inoltre è una ragazza dal forte senso dell’ironia, aneddoto che ci porta ad amarla sempre di più. Nonostante sia una bionda aggraziata, non scordiamo che Helga è una m

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autore: Anonimo  autore: Livia Biamino

Rincorsa all'ultima frontiera

“L’uomo è una specie evoluta”, “Trasformeremo la terra in un posto migliore” sono solo due delle frasi fatte più usate dalla società. Ci convincono fin da piccoli che l’uomo è l’essere perfetto: in grado di creare come di distruggere, amare e odiare. La specie più potente mai esistita. Eppure non raccontano l’altro lato di questa specie. Non parlano mai della sua ricerca di successo come di attenzione, della sua mania di controllo su tutto. Siamo ossessionati dal potere e siamo convinti che non ci sia nulla di male. Ci piace avere qualcosa sotto ai piedi da poter schiacciare per sentirci più alti- qualcosa che risponda alla nostra fragile autorità. Allora iniziamo a prendere quello che troviamo prima che lo faccia qualcun altro... Sono decenni ormai che la società si impone obiettivi sempre più grandi, sempre più lontani, pur di sentirsi abbastanza grande da indossare una cravatta e una camicia. Allora iniziamo a cercare le cosiddette “ultime frontiere” così da mostrare al mondo che qu

Rita Atria, la ragazza che si ribellò alla Mafia

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Nata a Partanna il 4 settembre 1974, Rita Atria era figlia del boss Don Vito Atria. A 11 anni perde il padre, ucciso da dei sicari in un agguato. Alla morte del padre, Rita si lega ancora di più al fratello maggiore Nicola, che nel frattempo, desideroso di vendetta nei confronti dell'assassino di suo padre, entra nel giro della malavita diventando uno spacciatore. A distanza di sei anni dalla morte di Don Vito, nel 1991, anche Nicola viene ucciso; Rita, a 17 anni, ha quindi perso il padre e il fratello. Cresciuta in un simile contesto famigliare, Rita non conosce lo Stato né la giustizia; decide però di seguire l'esempio della cognata Piera Aiello, presente all'assassinio del marito Nicola, che denuncia i suoi killer e collabora con la polizia diventando testimone di giustizia. Così una mattina, di nascosto, Rita si reca a Marsala dove viene ricevuta dal magistrato Paolo Borsellino, a cui svela tutto ciò che sa sulla cosca a cui appartenevano il padre e il fratello. Le sue

Quanto spesso avete sentito pronunciare la frase “i ragazzi non hanno il ciclo”?

Sono le 07: 50, sto camminando verso l’entrata della scuola, ma il dolore al basso ventre è un chiaro segnale: mi sta per arrivare il ciclo e non so ancora se starò peggio psicologicamente o fisicamente, so solamente che sta per innescarsi il solito circolo vizioso che ogni mese viene a torturarmi. L’unica gioia di questa giornata mi sta aspettando davanti a scuola e appena incrocio il suo sguardo corro verso di lei, affondando il viso nel suo morbido piumino profumato. “Nathan, mio bel cucciolo” le sue parole sono come caramelle per me, quando pronuncia il mio vero nome mi sento amato e trovo le forze per riconoscere il fatto che io mi chiami davvero così, perché a volte mi sento talmente screditato che le opinioni degli altri riescono a superare ciò che mi farebbe stare davvero bene: essere semplicemente me stesso. Varchiamo la soglia dell’entrata e non mi sento pronto per rispondere ogni volta che si rivolgeranno a me dicendo “Irene”: durante questo periodo del mese sembra sempre pi

Combatti, 23/10/2019

Certe parole possono tracciare segni permanenti sul tuo foglio roseo; mostri da sconfiggere con la forza del ruggito del leone che vive in te.  La pioggia è caduta da quegli occhietti pieni di nuvoloni coprenti che portano via, col vento, quel masso di tristezza che hai sulle spalle.  Lascia che le cose accadano, che il diluvio pianga ed i tuoni spaventino, mentre aspetti contando la fine del tuo malessere.  Aspetta che torni quella felicità dipinta di blu, quel cielo limpido spensierato ed i raggi ad illuminare il tuo viso incatenato dai mille pensieri che ti divorano la testa,  resisti.  di Thom

Per un capello fuori posto

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Donne che si tagliano i capelli in atto di sacrificio solidale; schiere di manifestanti che marciano compatte, sventolando le bandiere dell’Impero Pahlavi; immagini di ragazze giovanissime e sorridenti sfilano attraverso cortei, collettivi organizzati, testate giornalistiche. La domanda che ci si pone resta una sola: “Che cosa sta succedendo in Iran?” Sette mandati presidenziali hanno visto numerosi sconvolgimenti caratterizzare la vita quotidiana, nonché professionale, del popolo iraniano. Neanche lo slancio progressista di Hassan Rouhani, difensore della diplomazia e del rinnovamento istituzionale, ha impedito che il Paese incontrasse un periodo di sentita crisi. Sconfitto alle elezioni del 2021, il suo posto è tuttora ricoperto da Ebrahim Raisi, considerato un ultraconservatore tradizionalista. Il mandato di Rouhani era stato attraversato da numerose controversie, legate soprattutto all’inefficienza della classe dirigente nel fronteggiare corruzione, sostenibilità dei prezzi, libert

Passi d'un pargolo

Con il mio buffo cappello e le maniche a sbuffo, nel buio giardino cauto volteggio, del mio triste pianto lucerna faccio, e mesto ammiro l'arduo cammino. Gli angusti dolori, nascosti nei timidi germogli, sbocceranno di accoglienti colori, endemici di questo sentiero. di Gabe

Officium

La regina Didone rimane sveglia la notte prima della partenza di Enea da Cartagine, inquieta ed incapace di lasciarsi andare al sonno. Senza pretesa, ho immaginato che qualcun altro fosse desto in quelle ore buie… Le navi Teucre beccheggiavano appena sul placido mare, non lontane da quei lidi che sino a pochi giorni prima chiamavano amici ed ora non avevano più un nome preciso. Il rumore delle onde e lo scricchiolio del legno- la nenia notturna dei marinai e degli esuli- erano flebili eco dei pensieri di Ascanio, disteso su un giaciglio improvvisato sotto il cielo stellato. Attorno a lui gli altri Troiani, compreso suo padre, godevano di qualche ora di sonno prima della grande partenza che li avrebbe riconsegnati al mare. Alla volta dell’Italia . Da quando avevano lasciato Ilio, quella terra straniera aveva assunto per lui sembianze sempre differenti ed ora la immaginava come una seconda Cartagine: una città ancora da costruire, abitata da volti familiari come quelli lasciati indietro