Quanto spesso avete sentito pronunciare la frase “i ragazzi non hanno il ciclo”?
Sono le 07: 50, sto camminando verso l’entrata della scuola, ma il dolore al basso ventre è un chiaro segnale: mi sta per arrivare il ciclo e non so ancora se starò peggio psicologicamente o fisicamente, so solamente che sta per innescarsi il solito circolo vizioso che ogni mese viene a torturarmi. L’unica gioia di questa giornata mi sta aspettando davanti a scuola e appena incrocio il suo sguardo corro verso di lei, affondando il viso nel suo morbido piumino profumato. “Nathan, mio bel cucciolo” le sue parole sono come caramelle per me, quando pronuncia il mio vero nome mi sento amato e trovo le forze per riconoscere il fatto che io mi chiami davvero così, perché a volte mi sento talmente screditato che le opinioni degli altri riescono a superare ciò che mi farebbe stare davvero bene: essere semplicemente me stesso. Varchiamo la soglia dell’entrata e non mi sento pronto per rispondere ogni volta che si rivolgeranno a me dicendo “Irene”: durante questo periodo del mese sembra sempre pi...
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