La lotta del fiocco rosa

Un volto è solo un volto 


Acid Attack Survivor Reshma Qureshi Walks Runway at NYFW“Oggi vi insegno come avere delle labbra rosse perfette. Incominciamo passandoci sopra lo spazzolino. In questo modo toglieremo le pellicine”, specifica Reshma.
In seguito, Reshma porta alle labbra un burro di cacao in modo che il rossetto rimanga fresco.
Il prossimo step è passare sui contorni della bocca una matita, poi si deve applicare il rossetto sulle labbra. Reshma guarda la telecamera e termina il video.
“E infine l’informazione più importante: acquistare un rossetto rosso è facile. Facile quanto comprare l’acido concentrato. Per questo ogni giorno una ragazza è vittima di un attacco con l’acido”.
Il video finisce e la telecamera viene spenta. 


In questo modo, Reshma, appare e scompare sullo schermo. I suoi video sono brevi e intensificati da un desiderio molto profondo. Un desiderio senza il quale non si conoscerebbero molte realtà.
La nascita di questo desiderio avviene quando Reshma non era altro che una nostra coetanea, piena di passioni e di aspettative verso il mondo. 

Il giorno in cui, accompagnata dalla sorella Gulshan, si recava ad Allahabad per sostenere un esame, la vita di Reshma tocca improvvisamente il fondo. Reshma racconta che, arrivata alla stazione, vede suo cognato con altri due uomini. Ciò che si nota di Gulshan è la bottiglia che l’ex tiene in mano, facendone oscillare la sostanza trasparente al suo interno. 

Reshma descrive in solo tre frasi ciò che ha provato.
“Non capivo cosa mi stesse succedendo. Sapevo solo che il dolore era insopportabile.
Credevo di morire”.
Qualcosa è, infatti, morto in Reshma quel giorno. Forse i suoi sogni o le speranze in un futuro migliore si sono dissolti in un millesimo di secondo. Come si arriva a bruciare i sogni a un’adolescente? Quale persona si spingerebbe a tanto pur di vendicarsi, pur di sfregiare?

Risalendo al principio, scopriamo che il divorzio tra Gulshan e il marito è chiesto a causa delle continue violenze da parte dell’uomo. Gulshan ha tenuto con sé la figlia di due anni e, quanto al primogenito di tre più grande, spettava decidere con quale dei due genitori vivere.
Il padre lo aveva perciò rapito ma, sostenuta dalla sua famiglia, Gulshan lo ha poi denunciato. 

With Red Lipstick, Indian Acid Attack Victim Makes a Bold Statement - The  New York TimesReshma sarebbe quindi stata la vittima perfetta da sacrificare, poiché più piccola e di conseguenza più coccolata. Puntare a lei avrebbe significato spezzare in due la famiglia, costringerla a un marchio e a un dolore senza fine.
È una sfera, poiché si parla di due sofferenze diverse e che viaggiano parallelamente sempre insieme. Da una parte il pensiero del suicidio attraversa la mente di una diciassettenne sfregiata dall’acido, dall’altra si osserva quanto senso di colpa una famiglia riesca a provare per non aver potuto impedirlo.
Lo scopo di chi aggredisce una persona con l’acido non è ucciderla, bensì distruggerne l’identità.
L’aggressore mira a una sola cosa: sfigurare la sua vittima fino all’ultimo capello, facendole perdere il significato di ciò che si cela oltre l’aspetto estetico di un individuo. Reshma è stata capace di ritrovare quel significato e di mostrarlo a tutti come modella alla settimana della moda di New York.

L’acido è venduto sottobanco a prezzi molto bassi in India - paese natale di Reshma - per questo gli attacchi sono tanto frequenti. Reshma invita a firmare una petizione per vietarne la vendita al termine di ogni suo video su YouTube.
Oggi è il volto della campagna Make Love Not Scars, organizzazione che punta alla fine della vendita di tale sostanza.
Reshma è una modella adesso.
È una donna nuova, coraggiosa e soprattutto bellissima.

di Emanuela Arcidiacono

(@emanuelarcx)


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