E tu, come stai?

PARLIAMO DI DISTURBI ALIMENTARI

Al giorno d'oggi c'è una cosa che purtroppo ci accomuna: il D.C.A. Il D.C.A. è un disturbo comportamentale alimentare che comprende l'anoressia, la bulimia e il binge eating. Soffrire di uno di questi disturbi comporta lo sconvolgimento della vita del soggetto, ad esempio andare a mangiare la pizza con degli amici o partecipare a un evento che include il cibo può essere fonte di ansia e rovinare quello che doveva essere un momento di felicità. Il disturbo spesso nasce dalla voglia di perfezione sul proprio corpo: forse quelle cosce non si dovrebbero toccare e quella pancia dovrebbe essere più piatta. Ti vedi grassa, ti vedi sbagliata, ti senti in un corpo non tuo, ma lascia che ti dica che quando sei davanti a quello specchio, non sono i tuoi occhi che guardano ma è il disturbo che vuole che tu creda a quello che lui stesso ti vuole far vedere.

La maggior parte dei tre milioni di individui che in Italia sono afflitti da questo disturbo ne soffre senza esserne a conoscenza. Tutto sembra normale: inizi a eliminare pane, pasta, olio e a privarti dei piccoli piaceri culinari. Questo perché il D.C.A. arriva di soppiatto e piano piano fa arrivare alla decadenza, dove si inizia a sentire la stanchezza fisica e soprattutto mentale. In molti potrebbero pensare che si scelga di avere questo disturbo, che si scelga di stare male, ma sappi che non è per niente così. Non sei tu il problema, ma è una cosa che si insidia in te mentre tu non guardi, che ti mangia fin nelle ossa, fin dentro l'anima e spegne la luce che prima illuminava i tuoi occhi. Non è colpa tua se il mondo ha creato un prototipo di essere umano talmente "perfetto" da essere introvabile. Pensa a Marilyn Monroe: lei era una dei volti più acclamati del cinema, eppure le sue linee nei giorni nostri sarebbero criticate, mentre in quegli anni era considerata tra le più belle donne al mondo. Afrodite era la dea della bellezza e allora perché la sua forma oggi è valutata "brutta"? La cosa più bella che possa esistere sul pianeta è la varietà: siamo più di sette miliardi di persone completamente diverse, con corpi e caratteri ognuno differente dall’altro, per questo nessuno si deve sentire un essere umano sbagliato se nemmeno sappiamo cosa sia “giusto”. Penso che a un certo punto della vita si arrivi a chiedersi: "Vado avanti o mi riposo un po'?"

So che è difficile, ma la risposta è che devi andare avanti nonostante tutto, continuare a pensare al fatto che un giorno ti sarà concesso di fermarti senza avere paura di non riuscire più a proseguire. Ci saranno momenti dove ti sembrerà che non ci sia nessuno in grado di capirti, dove ti sentirai sola, un peso, una cosa sbagliata, ma questo non devi pensarlo: non è affatto così. Il primo passo verso la guarigione è il saper chiedere aiuto. Ci sono molti specialisti in giro per l'Italia pronti ad aiutarti a togliere quella vocina in testa che ti ha fatto ossessionare alla bilancia, alle calorie e al parere degli altri.

Ci saranno sempre persone che vogliono il tuo bene e poi ci sei tu, tu e basta, anche se a volte il disturbo è più forte.

Ricorda di combattere, ricordate di combattere, ricordiamo di combattere.

Non siamo soli. Nessuno lo è. 

#fiocchettolilla

di Casaleggio Francesca


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