Quando nacquero le streghe?
Le sentiamo nominare fin da quando eravamo bambine e bambini, le abbiamo impersonate
per festeggiare il Carnevale e Halloween, le abbiamo viste in cartoni, film, abbiamo letto
storie in cui rivestono prettamente il ruolo di antagoniste, ma chi conosce davvero le loro
origini?
Il codice di Hammurabi riportò per primo disposizioni riguardanti la stregoneria, diffusa nella
cultura popolare già a partire dal XVIII secolo a.C., e la prima figura femminile associata
all’archetipo della strega fu la maga Circe. Questa donna, celebre personaggio dell’Odissea
(composta oralmente a partire dall’XI sec. a.C. e trascritta a partire dall’VIII sec. a.C.) a cui
venne convenzionalmente attribuita l’apposizione “maga”, fu in realtà considerata come una
divinità dagli “attributi stregheschi”, che rientra nella sfera religiosa greca, dove infatti la
magia non era ancora contemplata come oggetto di pratiche messe in atto dai comuni
mortali. Ella nacque dall’unione di Elio, il Dio solare greco, e Perseide, una delle dee delle
acque.
Raccontando brevemente l’episodio che vede come protagonista Circe, è possibile
individuare elementi iconici che vengono tuttora inseriti nei racconti, proprio per
contraddistinguere la figura delle donne-streghe:
la verga magica. Il rhabdos assunse importanti valenze simboliche: conosciuto come il
bastone utilizzato da Hermes per indurre il sonno negli uomini, rappresenta anche l’oggetto
con cui Ade conduce le anime dei morti negli inferi.
Nell’VIII sec. a.C. effettivamente la definizione di magia non esisteva ancora: Il Termine
μάγος (magia) venne introdotto da Erodoto (V sec. a.C.), ed inizialmente venne attribuito ai
sacerdoti Persiani; essi erano responsabili dei sacrifici, dei riti funebri e praticavano la
divinazione ed interpretazione dei sogni. Lo storiografo greco descrisse per la prima volta i
sacerdoti persiani raccontando l’episodio risalente al 480 a.C., avvenuto sotto il dominio di
Serse, durante il quale essi sacrificarono i cavalli bianchi dell’imperatore per favorire
l’attraversamento dell’esercito sul fiume Strimone. Erodoto dovette così descrivere l’azione
miracolosa compiuta dai sacerdoti di Serse, e per farlo traslitterò il termine “māgh” dall’antica
lingua persiana.
Circe, esperta di metamorfosi, si servì
di un φάρμακον (pharmakon), termine
che può designare sia un veleno sia
una medicina, per trasformare i
compagni di Odisseo, intrusi nell’isola
di Eea, dove lei viveva, in maiali. Essi
accettarono infatti di bere il Ciceone
(pharmakon a base di miele, veleno,
formaggio, farina di orzo e vino di
Prammo), attraverso il quale la Dea
attuò la metamorfosi, completata
toccando i viaggiatori con il rhabdos,
Nell’antico persiano “māgh” fu il termine che designava l’appartenenza alla casta
sacerdotale, per quanto riguarda il popolo dei Medi, la dinastia Achemenide (di origine
persiana) e di ulteriori potenze politiche iraniche nell’antica Persia.
Attraverso l’introduzione dell’utilizzo di questo vocabolo nella lingua greca, vennero così
differenziate le capacità soprannaturali di dominio divino e le capacità appartenenti al
dominio dei mortali; infatti non venne richiesto un intervento ultraterreno nel corso di questo
avvenimento, poiché i sacerdoti Persiani compirono questo atto straordinario solo attraverso
le proprie “doti magiche”.
Il termine strega invece deriva dal vocabolo latino striga, ed ha assunto il significato di
“esperta di magia”; venne utilizzato come variante popolare di strix -igis, in greco στρίξ -ιγός
(famiglia di uccelli a cui appartengono rapaci notturni, quali la civetta, i barbagianni ed i gufi).
La prima arte in cui esse si specializzarono fu la pratica della necromanzia (νεκρός, nekros,
“morto”, e μαντεία, manteia, “predizione”), che consisteva nell’evocazione degli spiriti dei
defunti. Numerosi riferimenti a questa forma di divinazione sono contenuti nella letteratura
(lo stesso Ulisse si recò davanti all’ingresso dell’Ade per mettersi in contatto con l’indovino
Tiresia e altri spiriti), ma anche nella Bibbi
a, dove viene narrato l’incontro tra il primo re di Israele, Saul, e la strega di Endor, considerata l’unica necromante rimasta nel Regno.
a, dove viene narrato l’incontro tra il primo re di Israele, Saul, e la strega di Endor, considerata l’unica necromante rimasta nel Regno.
La storia della magia e della stregoneria è immensa e nel seguente articolo verrà
approfondita la storia dell’ultimo personaggio nominato!
Grazie per l’attenzione
- @kiary.k.ika
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