La Vedova Nera
Natasha Romanoff è un personaggio femminile del Marvel Cinematic Universe, scritto da Stan Lee e N. Korok, debutta ufficialmente nei film supereroistici in “Iron Man 2” nel 2010. L’assassina russa, interpretata dalla brillante Scarlett Johansson, lavora per lo S.H.I.E.L.D, diretto dal capitano Nick Fury, come spia addestrata a più forme di combattimento. Natasha, famosa anche per le sue acconciature, sempre diverse, riesce a lasciarsi alle spalle la Stanza Rossa e grazie all’aiuto di Clint Barton entra a far parte del progetto “Avengers”, ideato per proteggere il pianeta da pericoli o minacce aliene, dove conosce l’amore e i suoi due migliori amici. Fra Occhio di Falco e Natasha s’instaura un rapporto quasi fraterno, i due infatti condividono sbalorditive abilità nel combattimento e nello spionaggio. Natasha, a differenza di Clint, invecchia più lentamente, poiché è stata sottoposta ad una rivisitazione del siero del super soldato. Steve Rogers, super soldato per eccellenza, lavora con lei fianco a fianco fin quando non si trovano a dover firmare gli Accordi di Sokovia, dove entrano in contrasto con opinioni differenti. In Civil War gli Avengers sono chiamati a lavorare ufficialmente per le Nazioni Unite, dovendo dunque abbandonare il loro potere decisionale sul campo, eseguendo solo gli ordini dati dal governo. Alcuni di loro, tra cui Tony, Visione, Nat e T’Challa sono pronti a firmare, mentre altri, tra cui Steve, Wanda e Bucky, credono nella loro indipendenza. L’affetto per Steve porta l’assassina a tradire la sua squadra, aiutando quella dell’amico, consapevole di star prendendo la scelta giusta. Bruce Banner rimane una relazione in sospeso, un amore reciproco che non avrà mai modo di sbocciare, scelta fatta dai registi probabilmente per mantenere intatta quell’idea del personaggio femminile capace di emergere anche senza un uomo. L’eroina dal registro ancora macchiato di rosso, a causa dei suoi crimini passati, salva il mondo sacrificandosi per la gemma dell’anima su Vormir, indispensabile per provare a sconfiggere Thanos. La scena straziante, diventata celebre per le sue ultime parole mentre guarda per l’ultima volta l’amico arciere, è l’ultima che le appartiene seguendo l’arco temporale degli eventi. Nel 2019, a grande richiesta del pubblico, esce “Black Widow”, un film dedicato al suo personaggio, alla sua famiglia e al suo passato. Interessante è il ruolo della sorella adottiva Yelena Belova, una vedova nera riuscita a sfuggire dalla Stanza Rossa, controllata dal generale Dreykov. Il loro rapporto subisce molte battute d’arresto, dovute ai così diversi stili di vita. Se Natasha è diventata l’idolo di tutte le ragazze arrivando a collaborare con il governo, Yelena è rimasta nell’ombra a liberare altre vedove ancora mentalmente controllate da Dreykov. La Stanza Rossa, luogo di addestramento per le future vedove, apre le sue porte solo a bambine con del potenziale fisico e psicologico, dove saranno sterilizzate e sottoposte ad una selezione difficilissima. Dopo la serie dedicata a Hawkeye e alla sua collaboratrice Kate Bishop, la fine dell’era di Natasha è ormai certa, molteplici infatti sono i rimandi all’amica defunta, tra cui un simpatico musical dove degli attori interpretano gli Avengers, che Clint osserva con sguardo perso nei ricordi. Il personaggio, pesantemente criticato nel primo film con protagonista il miliardario Tony Stark, ha subito molti cambiamenti durante l’arco narrativo. Il pubblico lamentava un’eccessiva sessualizzazione dell’eroina, aspetto che condivido anche io, considerando la scelta di una tutina nera forse fin troppo aderente, che distoglieva l’attenzione dall’aspetto psicologico e guerriero di Nat. Queste polemiche oggi sono quasi inesistenti, i fans sono rimasti fermi ad “Avengers Endgame”, dove direi quasi fortunatamente, hanno dovuto salutare per l’ultima volta colei che ha salvato il mondo. Per me gli eroi sono destinati a morire, e mantenere un personaggio come il suo ancora per altri film avrebbe probabilmente fatto perdere la sua veridicità. Il suo destino era quello di salvare il mondo, e una donna come lei non avrebbe potuto far altro che salvarlo sacrificandosi. Speriamo comunque di poterla rivedere in futuro.
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