La filosofia dei fiori

Per filosofia dei fiori si intende imparare ad apprezzare i fiori che ci circondano ed imparare a considerare la loro bellezza e delicatezza.

Esiste una tradizione giapponese chiamata Hanami (il significato letterale è “vedi fiori”) che insegna ad apprezzare ogni anno l’arrivo della primavera, più in particolare la fioritura dei fiori del ciliegio.

La tradizione Hanami è una delle tradizioni più semplici e popolari del Giappone: il popolo giapponese è infatti molto legato ai fiori, perché sono simbolo di speranza e perseveranza. Se ci pensate sul kimono (che è l’abito per eccellenza nella tradizione) sono disegnati dei fiori. I fiori di ciliegio sono molto conosciuti, e hanno un significato importante: rappresentano il tempo della vita, di cui bisogna prendersi cura e che deve essere vissuto al meglio.

I fiori sono spesso stati fonte di apprezzamento di molti filosofi e autori; Freud ha scritto in una delle sue opere: “Nel corso della nostra esistenza, vediamo svanire per sempre la bellezza del corpo e del volto umano, ma questa breve durata aggiunge a tali attrattive un nuovo incanto. Se un fiore fiorisce una sola notte, non perciò la sua fioritura ci appare meno splendida”.

Come abbiamo visto, molto spesso i fiori nascondono insegnamenti importanti e affascinanti della vita, a cui bisognerebbe prestare maggiore attenzione.


Sapevate che esistono parecchie leggende sui fiori? Ce n’è una, in particolare, che parla dei papaveri, fiori che sicuramente inizieremo a notare di più nel mese di maggio, poiché la loro fioritura va da maggio a luglio.

Questa leggenda narra di una fanciulla di nome Proserpina, figlia di Giove e della dea della terra Demetra. Un giorno Proserpina venne rapita da Plutone (re degli inferi) e portata nell’Ade. La madre della ragazza chiese aiuto a Giove per tentare di riavere indietro la figlia, ma il padre consigliò di far sposare Proserpina e Plutone così che esssa potesse diventare regina degli inferi. A questo punto Demetra si disperò e smise di prendersi cura della terra, e i suoi abitanti cominciarono a morire; Giove spaventato convinse Plutone a far tornare Proserpina per almeno sei mesi all’anno. 

La leggenda narra che durante questi sei mesi i campi si arricchiscono di meravigliosi fiori rossi: i papaveri.

Questa leggenda ci rende noto quanto splendidi possano essere i fiori: tanto quanto la felicità di una madre di riavere con sé la figlia.


Non c’è forma d’arte che il fiore non ci insegni” - Malcolm de Chazal


di Dalila De Dominicis e Alessia Cadamuro


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