“IO E TE”: il coraggio di essere vivi
“Io odiavo le fini. Nelle fini le cose si dovevano sempre, nel bene o nel male, mettere a posto”
Ammaniti ci racconta l’adolescenza senza giri di parole, in modo dolorosamente umano e trattando temi tanto attuali quanto spaventosi.
È la storia di Lorenzo, un ragazzo di 14 anni introverso e fragile, con problemi di socializzazione e la tendenza ad isolarsi dal mondo esterno; è la storia di Alice, fugace e struggente, segnata dalla tossicodipendenza e da un doloroso rapporto con il padre ed è la storia di tutte le persone che ogni giorno combattono contro sé e contro il mondo.
La paura di non essere accettato e di non sentirsi integrato nel gruppo spinge Lorenzo a indossare una
maschera ogni giorno, recitando una parte che gli sta stretta e non sente sua, fino ad isolarsi; per questo motivo Lorenzo rappresenta l'ansia sociale: la condizione di disagio in situazioni sociali nelle quali è possibile essere giudicati.
Alice, allo stesso modo, nasconde le proprie insicurezze dietro all’arroganza e alla scontrosità,
rappresentando un ulteriore aspetto trattato nel libro: gli, spesso, difficili rapporti nelle famiglie allargate e, in questo caso, con il padre, la spingono, infatti, a cadere nell’abuso di sostanze.
La tossicodipendenza è trattata da Ammaniti come effettivamente è: un buco nero nel quale è semplice entrare e dal quale è quasi impossibile uscire, spietata e brutale.
Dal libro è tratto il film del 2012 diretto da Bertolucci e nominato ai David di Donatello 2013 come miglior film e miglior regia.
Tutti questi temi sono trattati da Ammaniti con una semplicità quasi surreale: è disarmante come in circa 100 pagine le tematiche siano così crude e come l’autore riesca in qualche modo a svelare i fantasmi nascosti in ognuno di noi.
Lorenzo si rifugerà nel suo “piccolo” mondo, ma ci penserà Alice a catapultarlo nella realtà, svelandogli i problemi che caratterizzano la gente comune al di fuori della sua vita e che lo porteranno inevitabilmente a crescere nel giro di poco tempo, compiendo un viaggio personale e profondo per diventare la persona che tanto evitava inizialmente.
Questo porta inevitabilmente a chiedersi se quello che abbiamo davanti sia un libro sulla perdita o sul
ritrovarsi, se le cicatrici di Lorenzo siano più profonde e forti di quanto si pensi e se il suo unico nemico non sia in realtà sé stesso.
Alice e Lorenzo sono sicuramente due solitudini che si scontrano e affrontano la vita insieme, capendo che il timore di ciò che non conosciamo alla fine ci aiuta a crescere.
di Giulia Petricci
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