E se oggi cominciassimo a sognare?

Viviamo in un mondo che costituisce per noi una gabbia, un limite. Siamo tremendamente circondati di sofferenza, di dolore, di oppressione e cattiveria. In particolare modo, noi giovani siamo coloro che più ne soffrono, siamo le prede più prelibate per le fauci del famelico mondo che, ripieno di male, vuole divorarci.

Il covid 19 ci ha privato di preziosi istanti, ha nascosto i nostri sorrisi dietro una mascherina, ci ha barricati in casa, lasciandoci soli. Soli con le nostre speranze e le nostre illusioni. Ci erano rimasti solo i nostri sogni.

L’unica cosa che alimentava le nostre cupe giornate, era l’illusione…


Ma, come ci hanno insegnato grandi scrittori del calibro di Giacomo leopardi, che, nel suo “Infinito”, ci fa viaggiare con la mente e con l’anima, si supera la siepe che vieta la vista dell’orizzonte, si sogna e ci si immagina un mondo ideale dove si è finalmente sereni; a volte basta immaginare ciò che vorremmo vivere, per sentirci felici.


Oppure come ne “il treno ha fischiato” di Pirandello, il protagonista trascorre la sua esistenza vivendo solo per la necessità del lavoro e quindi, conseguentemente per portare soldi alla famiglia... ed un fischio di un banale treno lo salva, lo libera e tramite i suoi sogni, vive, seppur illudendosi, nella sua felicità


E così tutti noi dovremmo fare, prendere tempo per noi stessi, liberarci e sognare. Solo l’immaginazione di un mondo idealmente perfetto ci salva.


Solo un sogno ci libera e ci indica la vera strada per la felicità, che è semplicemente dentro noi stessi.


di Solarolo Ginevra

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